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432Hz nasce da varie passioni 432hz Blue's Lab prende vita dagli interessi della blues singer Irene Nanni, che si irraggiano in diverse direzioni, oscillando tra la musica e la vita in generale, con tutte le sue affascinanti manifestazioni, tra natura e scienza, dottrine convenzionali e alternative. Parte dall'idea di coniugare la capacità intrinseca della musica di trasmettere emozioni, di coinvolgere l'ascolto tra pathos e capacità della frequenza a 432Hz di creare armonia. La voce umana è comunicazione non verbale Max Benassi aderisce al progetto affascinato dalla prospettiva di percorrere una nuova strada che poggia le sue radici in antichi concetti di armonia, di unicità tra manifestazioni di suono, colore, sapore, odore, tatto, quindi dei cinque sensi, con la realtà che ci circonda, con ciò che siamo e ciò che percepiamo. Antiche sapienze che fin dai tempi di Pitagora e ancor prima partendo con molta probabilità dai Sumeri e dall'antico Egitto, si sono riscoperte. Max Benassi e Irene Nanni sono la base dei 432Hz Blue's Lab ai quali si aggiungono altri strumenti e musicisti, secondo le varie occasioni e tipologia di concerti, come ad esempio il basso e la batteria, sax, fiati, piano, hammond, armonica: Basso\Contrabbasso è quello che potremmo chiamare "l'elogio alla frequenze basse": Il basso e il contrabbasso per loro natura sono strumenti che trasmettono un istintivo messaggio emozionale: le note risuonano all'interno del corpo, arrivano direttamente al centro dell'ombelico. E' un richiamo ancestrale, un impatto fisico, dominato dai suoni profondi e dalle notevoli qualità espressive dello strumento, consentite dalle tecniche del pizzicato, dello slap, ma sopratutto dalla sensibilità del musicista e dall'uso sapiente delle corde. Batteria è il "cuore" nel verso senso più atavico. La sua vocazione alle note gravi si manifesta nella riproduzione, proprio di quella profondità sonora sperimentata con il battito cardiaco. E' infatti il suono del cuore della madre, che si sente ancor prima di nascere. Ogni cultura e civiltà nel mondo ha, nella sua storia, uno strumento a percussione. Utilizzato come strumento sacro, rituale simbolico, per scandire il tempo e anche come mezzo di comunicazione. La batteria è l'evoluzione del tamburo voluta dal jazz. Sassofono, tra gli anni venti e gli anni cinquanta il sax ha avuto la sua massima espansione, ritenuto lo strumento emblema del jazz... è recente, ibrido ed eclettico. Ibrido, perché il sax non si classifica fra gli “ottoni” ma fra i “legni” è infatti la "vibrazione" dell'ancia in legno che ci regala il tipico suono caldo che siamo abituati ad ascoltare. Gioacchino Rossini diceva: "è la più bella pasta sonora che io conosca". 432Hz Blue's Lab |
La musica è un linguaggio universale
Non ha i limiti della parola, per cui è comprensibile da tutti Entra più profondamente della parola e coinvolge le stesse cellule Ci fa veramente "vibrare" Le antiche tradizioni sciamaniche utilizzavano vocalizzi e armoniche come forma di energia La vocalità è tanto più coinvolgente e immaginifica, quanto è più ricca di frequenze armoniche La musica suscita le stesse emozioni in ogni cultura, quindi travalica le differenze razziali perché è un linguaggio universale, una comunicazione non verbale
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Il
Baule di Penelope |
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